Pubblichiamo qui l'intervista rilasciata al nostro Portale,per la seconda puntata della nostra rubrica "A tu per tu" che vede protagonista il nostro Mister Gabriele Sperti.
Per l'occasione è stata realizzata una piccola figurina in stile "Panini" che spero piaccia al diretto interessato.
Caro Mister Gabriele,questa intervista,non l'avrei mai voluta fare o comunque
sarebbe stato bello,se tu non avessi deciso (per il tuo futuro) di andare a
lavorare fuori.
Lasciamo fuori (o quasi) ogni sentimentalismo e procediamo con le domande.
- Mister Gabriele,quest'anno tu sei stato un po' assente per i tuoi impegni universitari,ma quando sei stato presente si è vista la tua disponibilità,professionalità e impegno.Come vedi il progetto di crescita dei ragazzi,dai piccolini fino agli Allievi?
Gli impegni universitari hanno portato via molto del mio tempo, ma non per questo ho mai smesso di portare avanti le mie passioni ed i miei impegni , dimostrando sempre più una maggiore dedizione al nostro ruolo che ricopriamo nella “società”.
Il progetto dai noi intrapreso, è un progetto a lungo raggio, dove le nostre idee sono quelle di fornire in primis un educazione adeguata ai nostri ragazzi, in modo che essi siano pronti ad affrontare tutto ciò che la nuova società del “consumismo” presenta. Principalmente siamo degli educatori sportivi, dove tramite l’ ausilio dello sport, infondiamo nei nostri ragazzi quei sani principi che permetteranno loro di crescere in un mondo sano, fondando le basi per il loro futuro.
- L'anno scorso,tu hai dato un contributo importante insieme a Mister Chiarello alla vittoria del Campionato Giovanissimi,qual'è stato il segreto di quel gruppo?
Fondamentalmente mi ricollego con la precedente domanda. Partiamo col dire che abbiamo raccolto i frutti dopo un duro lavoro di tre anni, dove i nostri ragazzi hanno interpretato al meglio le nostre idee, i nostri modelli educativi, ed hanno mostrato applicazione, sacrificio e spirito di gruppo. Merito va anche alle famiglie che ci hanno sempre sostenuto e dato supporto durante tutto l’ arco di questo. Senza di loro, e senza la voglia di divertirsi e di crescere dei nostri ragazzi, non si sarebbe mai arrivati a questo duro traguardo. E poi si sa, che le vittorie più difficili son quelle più belle, quelle che non si dimenticheranno mai.
- Ho notato,durante gli allenamenti che tu fai interagire molto i bambini fra di loro,ponendo domande su alcuni esercizi,in modo che i ragazzi apprendano in maniera più incisiva gli insegnamenti dati. Questo è uno degli ingredienti per far crescere meglio i bambini? Secondo me,la risposta è positiva,ma vorrei sapere il tuo parere su questo modo di lavorare.
L’ interazione è il presupposto basilare per convivere in una società. I ragazzi tendono ad interagire formando dei piccoli gruppi, correndo il rischio il più delle volte che qualcuno rimanga emarginato al di fuori di ogni discorso, e quindi dal gruppo stesso. Il mio obiettivo principale è quello di tenere unito il gruppo e di impostare le mie attività ludico/educative in modo che i ragazzi possano imparare divertendosi. Nel mio percorso poi, sempre sottoforma di attività ludica, per quanto possibile cerco di dare anche delle nozioni oltre che sportive anche di cultura generale, cercando di individuare i giusti metodi che possano mettere in una sana relazione i ragazzi. Questi di sicuro sono degli aspetti molto importanti, che se ben conciliati tra divertimento e rispetto per il gruppo, aiutano senza dubbio a far crescere molto meglio i nostri bambini.
- La categoria "Piccoli Amici" è quella in cui alleni. I bambini,sono bellissimi,quali sono le difficoltà,ma anche le soddisfazioni nell'allenare i "Piccoli Amici"? Si possono già intravedere elementi di valore ?
Sarò molto breve nel dire che il valore di un ragazzo non si vede certamente all’età di cinque anni. Sono ben lontani da quelle fasi dello sviluppo psicomotorio che possono interessare un qualsiasi selezionatore. E poi sarebbe davvero ridicolo pensare(e molti lo fanno purtroppo)che si possano creare già a quest’età dei piccoli campioni. Sono dell’ idea che ogni bambino deve poter vivere e crescere in un sano ambiente, soprattutto divertendosi, senza negargli la felicità e la spontaneità che contraddistingue questa stupenda fascia d’ età.
Sono proprio questi i diritti che a ogni bambino devono essere riconosciuti. Ed è proprio per questo motivo che insisto nel lavorare in questa delicata categoria; per apportare loro la spensieratezza, il senso del divertimento e dello stare in gruppo, evitando che vengano ad essere inseguiti degli stereotipi malsani già a questa giovanissima età. Considerando poi, la società in cui oggi viviamo, molto spesso è semplice cadere in quelle tentazioni che di sicuro non porteranno a raggiungere i giusti traguardi, pertanto risultano essere davvero infinite le difficoltà nell’ allenare queste categorie. In primis bisogna essere di per sè degli ottimi educatori, infatti “quello che noi siamo oggi lo saranno domani i nostri ragazzi”, ed essere dei modelli da cui potranno prendere esempio. In seguito poi, bisogna avere la giusta preparazione nell’ affrontare tali attività, ed essere in grado a carpire gli stati fisici, psicologici, emotivi e d’ animo di ogni bambino. Ognuno ha una sua storia, una sua educazione familiare, un suo modo di essere, un modo differente di far parte della società che lo rende un essere speciale. Bisogna capire tutto questo. E proprio questo, associato alla loro semplice spontaneità, rappresentano il bello di vivere momenti indimenticabili ed unici con questi splendidi bambini.
Mister Gabriele,ormai la nostra intervista è arrivata alla conclusione. Io
personalmente,ho trovato in te,una persona prima,e un istruttore dopo,davvero
disponibile,preparata,decisa e sopratutto valida. Hai insegnato ai ragazzi
prima di tutto regole di vita e poi calcistiche.
Siamo,e penso di parlare a nome della società,davvero contenti di averti
conosciuto e di averti avuto insieme a noi in quest' anni. Ti auguriamo il meglio
per il tuo futuro e ricorda che per te le porte sono sempre aperte.
Arrivederci Gabriele!